La Seconda Guerra Mondiale in Asia (chiamata anche Guerra del Pacifico) fu combattuta in Asia orientale e nell'Oceano Pacifico tra l'Impero giapponese e una coalizione di alleati, i più importanti dei quali erano gli Stati Uniti, la Cina e (dall'agosto 1945) l'Unione Sovietica.

I primi passi furono compiuti nel XIX secolo, quando l'esercito giapponese occupò le isole a sud della terraferma, tra cui Okinawa. Nella Prima guerra sino-giapponese (1894-1895), Formosa (Taiwan) e la Corea furono sottratte alla Cina e annesse al Giappone; nella Guerra russo-giapponese (1904-1905), i russi persero la loro base navale di Port Arthur a favore dei giapponesi, che ottennero così il controllo del Mar Giallo. Nella Prima guerra mondiale, i giapponesi catturarono gran parte dell'impero coloniale tedesco in Asia, comprese le Isole Marianne, le Isole Marshall e le Isole Gilbert. Al Trattato di Versailles, il Giappone ottenne tutte le isole conquistate a nord dell'equatore.

Nel periodo successivo alla Prima guerra mondiale, Stati Uniti, Paesi Bassi, Francia, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda cercarono di contrastare insieme la crescente influenza ed espansione del Giappone. Il Giappone, che negli anni '30 subì la crescente influenza di militari ultranazionalisti ed espansionisti, si allineò sempre più alle potenze dell'Asse.

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